Cosa c’è negli alimenti che consumiamo? Sofisticazioni e adulterazioni, fast food e take away, intolleranze e allergie, anoressia e obesità. Il modello di Dieta Mediterranea è stato messo a dura prova dalle trasformazioni, industriali e sociali, avvenute negli ultimi cinquant’anni in Italia, che hanno determinato radicali cambiamenti nelle abitudini al consumo alimentare.

sabato 14 ottobre 2017

100% vegetale? Riflettori accesi sui prodotti senza latte

In alternativa a quelle di origine animale, ci sono molte varietà di panna vegetale sul mercato, le versioni più popolari senza latte e derivati sono vendute anche come light. Tecnicamente è un prodotto ottenuto da una miscela di additivi emulsionanti, con aggiunta di acqua, di diversi grassi di origine vegetale e di altri prodotti anche derivati del latte e altri additivi come conservanti, stabilizzanti, ecc. I consumatori possono essere tratti in inganno e pensano che questi prodotti siano più leggeri e che possono essere inseriti in una dieta ipocalorica. Inoltre, la dizione vegetale fa presupporre l’assenza di prodotti di origine animale. 
Ma è veramente così? Se diamo una rapida occhiata alle etichette scopriamo che gli ingredienti più diffusi sono: acqua, grassi vegetali idrogenati, zucchero, caseinato di sodio (E469), siero di latte in polvere, stabilizzanti: E420ii, E463, emulsionanti: E472e, E322, E472b, E435, sale, aromi, coloranti E160a, sciroppo di glucosio, amido di mais, aromi.
Il caseinato di sodio deriva dalle caseina che costituisce la frazione proteica insolubile del latte. Il siero di latte è la parte liquida del latte che si separa dalla cagliata durante la caseificazione. Il siero di latte in polvere, è utilizzato anche come additivo in altri prodotti alimentari come i prodotti a base vegetale. Questi prodotti possono determinare reazioni allergiche nei soggetti predisposti, e queste reazioni possono essere di notevole entità. 
E' dunque raccomandabile controllare con attenzione le etichette per verificare la presenza o l'assenza di alcuni additivi utilizzati come stabilizzanti, antiossidanti e conservanti, oltre alla tipologia di grassi vegetali che devono essere riportati chiaramente. In generale, presentano indubbi vantaggi dal punto di vista della praticità, della facilità di conservazione e della versatilità, sono spesso accompagnati da valori nutrizionali che rimangono standard durante tutto il periodo di produzione. Nonostante questo, sono prodotti sconsigliati in un regime alimentare sano ed equilibrato, perché contengono sia additivi, che grassi idrogenati potenzialmente nocivi e quindi in dosi massicce possono diventare pericolosi. Oltre ad essere prodotti con ingredienti di scarsa qualità e quindi non possono avere caratteristiche organolettiche elevate.

Elvira Tarsitano
Biologa, Esperta in Sicurezza alimentare

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